|| Castello di DOnnafugata e Ragusa Ibla || Modica e Scicli || Noto e Cava D'Ispica || Siracusa ||

 

|| Tour Enogastronomico ||

 

Di seguito riportiamo delle escursioni e "tour driver" effettuati dalla ditta " Viaggi Eventi" di Gianni Rivela.

 

Viaggi Eventi di Gianni RIvela - Tel: +39.338.6818983 - http://www.viaggieventi.org

 

 

Partenza dalla struttura con direzione Castello di Donnafugata dove, attraverso strade antiche e ricche di storia, incontreremo carrubi, ulivi, e mandorli, imprigionati da muretti a secco disposti in modo ordinato.

Visita al Castello, residenza baronale che tanto lascia intuire della vita nobiliare siciliana.

Lasciata la campagna entriamo a Ragusa, col suo centro storico schematico, ricco di palazzi e ponti che chiudono in un ordine settecentesco il centro urbano, diviso in due dalla Vallata Santa Domenica. L'arrivo ad Ibla avrà un forte impatto che non scorderete facilemente: su di una collina, dove da migliaia d'anni vivono gli iblei, primeggia la Cupola della Chiesa di San Giorgio; oggi si presenta così come fu costruita all'indomani del catastrofico terremoto del 1693, su pianta medievale, in quello stile tardo barocco siciliano che tanto fa parlare di sé nel mondo. Sarà un piacere accompagnarvi. 

          

 

Ad inizio tour incontreremo Modica, per 8 secoli capitale dell'omonima Contea che, con un percorso diverso dal resto della Sicila, vive ancora oggi le sue tradizioni. Nata su uno sperone di roccia inattacabile, oggi la città si divide in due parti (alta e bassa) che vivono in competizione tra loro, creando capolavori tardo-barocchi unici nel suo genere. Dolce sarà il viaggio nel mondo del cioccolato modicano.

Lasciando la città ci dirigeremo verso Scicli, dove grande sarà la sorpresa nel trovare una città incastonata tra monti, in cui tutto sembra non poter essere diverso da ciò che è. Tanti nei secoli sono stati i poeti che ne hanno cantato la sua bellezza. 

Figlia del ‘Gioia’ e della ‘Madonna delle Milicie’, Scicli ti lascerà un sapore agrodolce da portare a casa, sicuro di aver conosciuto la Sicilia. 

Sarà un piacere accompagnarvi.

 

 

Dal 1700 a.C. al 1700 d.C., con una storia di ben 3400 anni, l'arte costruttiva dei Monti Iblei varia e passa dalle grotte della Cava d'Ispica (abitate sino al 1945) al "giardino di pietra" di Noto, in cui il ‘genio’ dei ‘capi mastro’ entra in competizione coi grandi architetti europei, un genio che in vari esempi architettonici ed urbanistici non teme il confronto. La maestosità e la teatralità della piazza di Noto gioca su colori che all'imbrunire ti lascerà senza parole.

La Cava d'Ispica inizia con la zona archeologica del Parco Forza che dimostrerà come si modellava la pietra nel pieno rispetto della natura per millenni, senza variare ma arricchendo i 13 km di cava che finiscono dal lato di Modica con le catacombe. 

Qui ti sembrerà di sfogliare un libro di storia, scolpito nella pietra. Indimenticabile!!!

 

 

Tutto il giorno, e non basta!! 

I Greci, lontano dalla madre patria, fondarono Siracusa, e si misero in testa di voler superare Atene in bellezza. Risultato ottenuto? Ciò che oggi vediamo, in diversi casi ancora in perfetto stato di conservazione, fa proprio pensare di si. 

Spettacolare il parco archeologico, con il suo teatro greco che fa bella mostra di sé nelle rassegne teatrali delle tragedie greche ancora oggi vive. Accanto troviamo l'orecchio di Dionisio ed i suoi misteri, la grotta dei cordari, l'anfiteatro romano ed altro ancora.

A poche centinaia di metri abbiamo le catacombe di San Giovanni, seconde al mondo per grandezza solo a quelle di Roma. 

Sopra, il museo archeologico, in cui vengono raccolti cimeli provenienti da vari siti della Sicilia. Di fronte troviamo il Santuario della Madonna delle Lacrime: Siracusa fa parte del triangolo devoto alla Madonna di Lourdes-Fatima-Siracusa. 

Lasciando la città si entra nell'isola di Ortigia: qui, tra Fonte Aretusa, Castello e Chiesa Madre (prima in Europa e seconda al mondo per antichità) dolce sarà passeggiare per il centro. Dimenticavo del Caravaggio.... un giorno non basta!

          

 

Grazie Montalbano!! Turisticamente siamo nati con lui! E la visita ai luoghi di Montalbano sarà un’esperienza divertente che, con la scusa della visita ai set cinematografici, ti farà conoscere la Costa Iblea: dal borgo di Puntasecca (Casa di Montalbano) al Castello di Donnafugata (Casa del mafioso Sinatra), alla Grotta di Trebacche (Cane di Terracotta), per finire il tour con Ragusa Ibla, Scicli (il Commissariato) e la vecchia Fabbrica del Pisciotto, dove vengono rinvenuti i “Mortammazzati”. Così, quando tornerete a casa, davanti alla TV, saprai già tutto del commissario!

 

 

La dolce collina dei Monti Iblei, che parte dalla cima del Monte Lauro (Vulcano spento), scende a mare lentamente ma inesorabilmente, dando all’uomo l’opportunità di sfruttare il terreno da sempre nel miglior modo.

La lungimiranza dei nostri padri (“U fazzu ppe ma figghi”) ha fatto si che la selezione ed il miglioramento dei prodotti siano continui negli anni.

Il Cacio Cavallo o Ragusano DOP (“u Tumazzu”), formaggio a pasta filata che varia a seconda della stagionatura, altro non è che l’ultimo passaggio di una lunga lavorazione del latte, dove la Ricotta la fa da padrona.

L’Olio di Oliva (sotto zona Gulfi) figlio di una “Tonda Iblea”, nata per il gusto da Oliva da “abbuminari”, oggi vanta premi italiani ed internazionali che ne hanno riconosciuto la sua qualità superiore.

Prima di arrivare a mare, incontreremo le distese di vigne, impiantate nel periodo greco-romano e tuttora qui. Poi tutti in cantina a bere i figli dei tre vitigni autoctoni della provincia: Nero d’Avola, Frappato, Inzolia ed finire il Re Cerasuolo di Vittoria.